Abbuffati (!) di Netflix

27.05.2018

Quelli che ancora pensano che la maratona sia solo una corsa, potrebbero essere molto pochi, da quando ormai la relazione utente-TV sta cambiando, soprattutto da quando le piattaforme di programmi in streaming hanno ampliato la loro offerta a film, serie TV, show televisivi. Dunque è nata la nuova maratona, quella corsa "a tempo", comodamente seduti sul proprio divano-letto, divorando ore e ore di streaming, a prescindere dalla lunghezza della serie: se dura solo una stagione, si può passare subito ad un'altra, passando tra una vastissima varietà di generi.

BINGE - EATING DISORDER

Il Binge Eating Disorder (BED) è un disturbo del comportamento alimentare che nell'attuale Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5, 2013) è stato considerato un disturbo a sé stante dagli altri. Si presenta clinicamente con episodi tipici dell'abbuffata che contraddistingue la bulimia nervosa, ma senza le classiche condotte di compensazione (comportamenti di eliminazione) derivate dal senso di colpa che contraddistingue tale comportamento, ovvero induzione del vomito, uso di lassativi o diuretici, digiuni.

Ma quando ci si è accorti che il consumo "binge" di alcuni show cominciava ad avere una ripercussione sulla nostra sfera personale e interpersonale? Forse proprio nel momento in cui si è capito che Netflix (o qualunque altra piattaforma streaming o tv) fosse un distributore di "alimenti" altamente gratificanti.

BINGE - WATCHING

Si definisce binge-watching (ovvero dipendenza da serie TV), ma non è presente nel DSM 5 (2013) (1) l'abitudine della persona a vedere un numero di episodi di uno show o di una serie TV in rapida successione in un ristrettissimo periodo di tempo, come proprio in una maratona. Tale modalità compulsiva di visione sarebbe per l'individuo altamente gratificante (2) sia per quanto riguarda la trama, sia per i personaggi che per personali caratteristiche associate alla serie. Il dipendente da serie sembrerebbe mostrare un comportamento di craving (desiderio e voracità) intenso nel vedere l'episodio successivo a discapito di possibili altre attività. Tale comportamento sembra essere dunque associabile, al comportamento che si ha nel BED nonché nel comportamenti di dipendenza. Ma, in tali comportamenti, è ormai chiaro il ruolo gratificante dello stimolo naturale (Robison e Berridge, 2008; Goldstein e Volkow, 2009; Vandershuren 2010) che può "accendere" il sistema motivazionale e gratificante sia dell'animale (da laboratorio) che dell'uomo. Infatti a tale comportamenti (almeno nell'uomo) si associano, nel corso del tempo, sentimenti di colpa, rimorsi e chiusura sociale tipici di una condizione depressiva.

Forse è opportuno sottolineare che si sta categorizzando un nuovo modo, molto diffuso, di fruire della tv con delle categorie già date, in particolare quelle di dipendenza o di compulsione al cibo, per lo più conosciute. Dunque, è ancora lecito chiedersi se trattasi di una nuova "addiction" (dipendenza) o meno. Gli studi scientifici, in merito, ancora non trovano una risposta univoca, fatto dovuto anche all'estrema novità del fenomeno, seppur si stia provando ad identificare i fattori che possano concorrere a determinare questo status "da divano e tv". In particolare, ponendosi come "esploratori", come è avvenuto nello studio qualitativo, ovvero di tipo esplorativo di Flayelle et al. (4), si è costituito un gruppo di normali visualizzatori di serie tv, al fine di descrivere le caratteristiche fenomenologiche della serie tv e del fruitore della serie, quali motivazione, pratiche di visualizzazione e comportamenti correlati. I risultati di questo gruppo di lavoro ha categorizzato alcuni fattori predominanti, presenti nel binge-watcher: motivazione personale, caratteristica strutturale della serie e coinvolgimento. La maggior parte dei partecipanti ha riconosciuto che il guardare la serie tv possa creare dipendenza, ma tutti i partecipanti difficilmente concordavano a definirsi "dipendenti da". Ciò che sembra farlo apparire differente, rispetto alle altre "addiction" è che tale comportamento possa essere scevro dagli effetti classici della dipendenza nella vita di tutti i giorni.

Ma molto altro è ancora da indagare su questo nuovo fenomeno, ma tutto ciò sarà argomento del season finale.

1. APA, Diagnostic & statistical manual of mental disorders, DSM 5, 2013

2. Devasagayam, R., College, S., Media Bingeing: a qualitative study of psychological influences, Marketing Management Association, Annual Spring Conference Proceedings, 2014

3. Goldstein RZ, Volkow ND., Dopaminergic response to drug words in cocaine addiction, J Neurosci, 20094. Flayelle et al., Toward a qualitative understanding of binge-watching behaviors: A focus group approach, Journal of Behavioral Addicition, 2017

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